LinkedOut, lo Spread scende, ma le donne?
Lo spread è sceso, improvvisa fiducia al governo “tecnico” dell’economista Mario Draghi. Un governo “tecnico”, l’ennesimo in soli 10 anni. Una dimostrazione di quanto il sistema democratico non stia più funzionando, tanto quanto il sistema capitalista. Il 2021 è un anno così, iniziato con molta incertezza ma con la convinzione che le cose debbano cambiare.
È di qualche giorno fa la notizia secondo cui, per un sondaggio Istat, ad aver perso il lavoro in questa pandemia siano per il 98% donne. E non possiamo dire di essere stupite o che questo risultato fosse inaspettato (https://www.noialtre.it/2020/04/10/il-blocco-va-avanti-altri-20-giorni-di-stop/).
Le donne sono le più a rischio, relegate in ruoli secondari, con contratti provvisori (si sa mai che resti incinta). Costrette a svolgere spesso attività di cura, in una visione di economia del Paese, con il welfare che vedrà l’ennesimo taglio per rientrare dal debito pubblico, si trasformeranno più o meno in volontarie.
LinkedIn sta ricominciando a parlare. Ieri una ragazza, poco meno che trentenne, ha scritto un post in cui annunciava il suo licenziamento. Diceva di essersi licenziata perché stufa di sentirsi dire che doveva essere felice per il fatto di avere un lavoro. Quel lavoro, che in realtà era un’esperienza di stage sottopagato, l’aveva stufata e sentiva svilita la sua dignità. Il post ha dato adito a una serie di commenti, più o meno giudicanti, in cui il leit motiv era “tutti hanno fatto la gavetta, dovevi tenere duro”. Quello che ha attirato maggiormente la mia attenzione è uno dei commenti in cui un ragazzo, poco più che trentenne, lamentava il fatto che ormai non si tratta più di “fare la gavetta” come poteva essere 40 anni fa, quando si entrava in una bottega, pian piano imparavi un lavoro e poi, crescendo, si iniziava ad avere una carriera lavorativa; si tratta di una situazione permanente (o quasi) in cui la ricerca del risparmio da parte del datore di lavoro genera sfruttamento e turn over sempre maggiore. Vuoi una promozione? Ti licenzio e prendo un altro stagista. Questa situazione sta continuando da fin troppo tempo e il suo fautore è proprio lo stesso che ha causato la crisi di governo che stiamo vivendo oggi.
Lo spread si è abbassato, l’Europa, il Mondo, ha aumentato la sua fiducia verso l’Italia, e noi? Come ci sentiamo a riguardo? Mancano 2 mesi allo sblocco dei licenziamenti, il Paese è stanco, le persone sfinite. Il governo non è ancora stato formato, risposte non ce ne sono. Solo alcune certezze: a rimetterci maggiormente saranno nuovamente le donne, e tutte le altre categorie con cui questa s’interseca. Saranno le donne migranti, saranno le donne disabili, saranno le donne precarie, saranno le donne trans, saranno le donne lesbiche, saranno le donne anziane, saranno le donne giovanissime, saranno le donne giovani e le donne adulte, ognuna con le proprie specificità.