Storia di Alice, Letizia ed Elena, la passione per l’ambiente e un concorso (fotografico) vinto
Mettersi in gioco con la macchina fotografica. Incuriosirsi per i temi ambientali. Uscire di casa immediatamente nel post lockdown (o poco prima), partecipare a un concorso ad hoc e magari vincerlo, o chissà, arrivare tra i primi tre. È accaduto ad Alice Tralli, Letizia de Pieri, Elena Ragazzi, prima, seconda e terza classificata, età tra i 18 e i 21 anni, al concorso “Sei il cambiamento che vorresti vedere?”, tra le novità dell’ultimo Green Social Festival. Titolo di chiara ispirazione gandhiana, interrogativo d’obbligo. I tempi erano stretti, la finale si è svolta a Ferrara lo scorso 3 luglio nella sede di BPER Banca che ha sostenuto l’iniziativa, e l’organizzazione, causa Covid, è stata portata avanti come una corsa a ostacoli. Eppure, oltre 60 fotografie sono arrivate a destinazione, selezionate da una giuria di esperti. I risultati? Alice Tralli, per esempio, ha vinto con la foto dal titolo “Riflessi”.
Il suo obiettivo solitamente predilige scene di vita quotidiana, scatti rubati, street photography. O volti di persone. La foto vincitrice non se ne discosta: mostra un ragazzo in bici rivolto verso di noi, stretto dagli autobus, su riflessi d’acqua. La spiega così: «Ho voluto rappresentare una scena che non costa fatica, come può essere andare in bici o prendere l’autobus. Si parla della tutela dell’ambiente in città e mi sono chiesta: vivo a Ferrara, cosa si può fare qui? Andare in bici è comune, ma spesso si cede alla pigrizia, allora l’idea è stata quella di fotografare un ragazzo in bicicletta, che peraltro è il mio ragazzo (è stato bravo come modello!) con un riflesso dell’acqua e gli autobus intorno». Appena diplomata all’Istituto Einaudi di Ferrara (indirizzo Grafica e Comunicazione), si è iscritta alla facoltà di Fisica. Dice che non se l’aspettava, questo premio. Che la fotografia è un hobby. Ma ne va orgogliosa. Un monopattino e un albero in Kenia sono parte della vincita. Col monopattino ha iniziato ad andare – «è meno complicato di quanto pensassi» – e pensare all’albero in Kenia «è una cosa che fa piacere». Quanto al podio tutto femminile, «si possono trarre delle conclusioni. Forse siamo più attente alle tematiche ambientali».
Anche Elena Ragazzi si è appena diplomata all’Istituto Einaudi. Peraltro, è stata la scuola a informarle del concorso. Ex compagna di scuola di Alice, con lo scatto “Un mare di plastica”, terzo classificato e premio speciale BPER Banca, ha parlato dell’uso scorretto della plastica. In modo insolito. «Mi sono sempre impegnata molto per l’ambiente e credo che noi giovani su questo tema diamo messaggi importanti. Il mio scatto in particolare lo dice. Da tempo volevo fare una foto dentro una bottiglia di plastica. Spesso si pensa all’errore di buttare la bottiglia già in mare e mai alla bottiglia già in mare che vede l’umano. Quindi mi sono immersa in mare e dallo sfondo della bottiglia, che ho prima tagliato a casa, vedo un ragazzo che raccoglie plastica, il gesto giusto che si dovrebbe fare».
Ha scattato la foto uno dei primi giorni di lockdown, a inizio marzo. A Lido di Spina faceva freddissimo. «Però l’acqua non era molto alta…». La fotografia? «Una parte importante della mia vita. E nasce da una cosa un po’ stupida: non vengo bene in foto e ho pensato che l’unico modo per migliorare la mia immagine fosse farmele da sola. Poi sono molto timida, e la fotografia mi ha aiutato a trasformare il mio punto debole». Ora la aspetta la Scuola di Arte Cinematografica Florestano Vancini. Indirizzo regia.
“Memorie del passato riscoperte con gli occhi del presente” è invece la foto di Letizia de Pieri, seconda classificata. Terra, fondi di caffè come fertilizzante dell’orto, mani nodose, insegnamenti tramandati ai giovani. Tutto nato in casa. «Ho voluto rappresentare semplici rimedi per garantire cambiamenti in chiave sostenibile. Nella foto ho fotografato le mani di mia nonna mentre fertilizza con i fondi del caffè l’orto; è una pratica che fa da molti anni e che utilizza al posto dei fertilizzanti chimici aggressivi». Anche Letizia, 21 anni, è da sempre interessata alle tematiche inerenti alla sostenibilità ambientale, «la grande responsabilità che l’uomo ha nei confronti del pianeta Terra e le moltissime possibilità che si hanno a disposizione per migliorare notevolmente l’impatto ambientale». Ha le idee chiare, Letizia: «Finita la triennale, voglio approfondire gli studi in chiave green economy: lavorare in un ambito che mi appassiona moltissimo e che rappresenta una tematica fondamentale attuale e futura». E intanto, approfondisce la fotografia, «un’altra passione che cerco di coltivare tra studio e impegni». Lo fa perché «riesce a immortalare un ricordo, un’emozione, e fa rivivere, ogni volta, momenti della propria vita che rimarranno per sempre vivi».