Non hai 200 mq di casa? Clicca la parola “aerobica”
Stare stretti in casa allarga l’immaginazione. Non è una verità assoluta, ma l’opinione di una miriade di esperti interpellati in questi giorni sul tema emergenza sanitaria. Specie scrittori. Ma gli scrittori l’immaginazione ce l’hanno a prescindere, noi ci si prova. E allora, c’è chi si legge finalmente Anna Karenina e Guerra e Pace, chi riscopre i film in bianco e nero. Chi canta, chi suona. Chi rivaluta le virtù delle pulizie a fondo. In quei casi i più fortunati ritrovano da questa sorta di scavi archeologici oggetti dimenticati che oggi ritengono preziosissimi.
Stare chiusi in casa ti ispira a fare ginnastica, ultimamente. Perlomeno lo vedi da chi posta foto di grandi interni (probabilmente i loro) muniti di pesi, cyclette, tapis roulant e via elencando. Dici: però, che bella idea, poi ti guardi intorno, sai che quell’interno non ce l’hai e nemmeno il tapis roulant, e passi oltre. Che fare? Uscire per una blanda corsetta intorno casa? Meglio di no, essere guardate male dai vicini non è bello. Ma a un certo punto qualcosa ti illumina. E non è solo immaginazione, ma memoria. Si chiama Jane Fonda. Sì, la nostra beniamina adatta a tutte le stagioni.
Fino a poche settimane fa un venerdì sì e l’altro pure entrava e usciva di prigione perché manifestava per l’emergenza climatica. Ora, la invochiamo nell’emergenza sanitaria. A noi di Noialtre torna in mente la stagione di quando esplose come la regina della ginnastica aerobica. Nella speranza che prima o poi torni a galla da qualche parte quel primo VHS del 24 aprile 1982, quando l’attrice allora 44enne lanciò il primo Jane Fonda’s Workout, la rete ci viene in aiuto. Per dire, per principianti, su YouTube si trova subito un video di quasi un’ora e mezza, il “Jane Fonda Workout for beginner”, in cui lei, body sgambato fucsia, scaldamuscoli, cinturina in vita, impartisce semplici e chiare lezioni a un gruppo di allievi. Noi di Noialtre lo abbiamo provato e vi avvertiamo: se siete davvero a livello beginner, meglio prendersela comoda. Perché si sa, tra la musica e la ripetizione continua di scansioni di otto tempi, e “one more time”, e “double time”, ci si stanca. Scorrendo, nella seconda parte si va già a livello avanzato, ma è meglio provare più volte la prima parte.
Perché diciamo questo? Perché possiamo provarci tutte e tutti, e perché se non ci riusciamo subito possiamo accedere anche a più recenti dvd più tranquilli, pensati per over 55 nel periodo in cui Fonda, a 73 anni, era tornata a praticare e diffondere l’aerobica. Per questi esercizi sono sufficienti un pavimento e un tappetino. E se a volte compare una sbarra, si può sempre ovviare con una sedia. Stop. Spulciando in rete trovate di tutto. E cercando, scoprirete (o riscoprirete) che Jane Fonda con quel primo VHS vendette 200mila copie. Il più venduto nella storia. Con l’aerobica l’attrice lanciò anche l’invasione dei videotape. In tre anni Jane vendette oltre 17 milioni di copie. E la ginnastica entrò per la prima volta a casa nostra.
Una nuova ginnastica che in realtà nacque molto prima. Era il 1969 e fu grazie a un’insegnante di Educazione Fisica, Jackie Sorensen. Attratta da questa nuova parola, “aerobica”, coniata dal medico militare Kenneth Cooper (quello dei Test di Cooper che si fanno a scuola), un giorno gli propose un allenamento per le mogli dei militari Usa. Fondeva jogging, danza e musica. Divertiva, tonificava, migliorava gli inestetismi ed era democratica. Ieri come oggi.
Ci credi…ho recuperato alcuni di quei video x “tenermi in forma” a casa…grande Jane…grazie Paola , i tuoi articoli scritti con profonda leggerezza , come sempre regalano buon umore e riattivano il pensiero pensante…